La giunta regionale attraverso una delibera ha approvato uno schema di accordo di programma tra la Regione Lazio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Rete Ferroviaria Italiana (RFI Spa) per l’affidamento a quest’ultima della gestione delle infrastrutture ferroviarie regionali Roma – Lido di Ostia e Roma – Civita Castellana – Viterbo. Secondo la delibera, in una prima fase le tratte verranno concesse a RFI per gestirne la manutenzione ordinaria e straordinaria, mantenendo contemporaneamente l’affidamento ad ATAC del servizio di trasporto sulle linee e nella seconda si definirà l’inserimento delle Linee Regionali nell’infrastruttura ferroviaria nazionale (IFN).
Tale fase sarà affrontata in seguito, assieme al “regime della proprietà degli asset che compongono le Linee Regionali in questione”. La regione vuole inoltre cedere la linea Roma – Giardinetti (ex Pantano) a Roma Capitale, poiché a suo avviso questa linea è ormai assimilabile alla tipologia di tram urbano visto il suo ridimensionamento dovuto all’apertura della Metro C che segue per lunghi tratti lo stesso percorso.
Secondo la giunta l’operazione dovrebbe portare benefici in termini di sicurezza e di razionalizzazione delle risorse pubbliche ma nell’atto si parla solo di una possibile implementazione di un SGS (sistema di gestione della sicurezza) senza accennare però al drammatico stato di una linea come la Roma-Civita Castellana-Viterbo.
Dalla lettura della delibera ci sono emerse delle domande, che vorremmo porre direttamente all’assessore Civita e per questo abbiamo inoltrato con Devid Porrello una richiesta per la sua audizione in commissione. I nostri dubbi vertono sulle modalità di passaggio delle tratte nell’infrastruttura ferroviaria nazionale è sull’entità dell’impegno economico della Regione nei contratti di servizio e come verrà ripartito tra RFI e ATAC, visto che è difficile immaginare un aumento in termini di servizio e di sicurezza a fronte di una “razionalizzazione nell’impiego delle risorse pubbliche”.
La Roma Nord è una tratta ferroviaria a singolo binario per la quasi totalità del percorso e la gestione della circolazione dei convogli avviene attraverso giunto telefonico, il più arcaico e pericoloso sistema ancora in uso in Italia e già oggetto di una nostra passata interrogazione ancora senza risposta.
SHARE