Il presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia è stato sottoposto agli arresti domiciliari. A quanto si apprende dagli organi di informazione, la misura è stata chiesta dal pm per le accuse di peculato, abuso d’ufficio e falso. L’arresto arriva al culmine di una attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza di Civitavecchia e sarebbe nata dalla denuncia di un ex dipendente. De Paolis avrebbe speso soldi dell’Agraria per motivi personali, presentando delle ricevute false.
Ferma restando la presunzione d’innocenza e che l’indagato, in questo caso arrestato, non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva, non posso che augurarmi che le indagini degli organi competenti facciano piena luce su una lunga serie di vicessitudini che hanno contraddistinto l’operato del presidente e sulle quali negli anni non ho mancato di esprimere la mia dura opinione.
In questi anni ci siamo scontrati spesso e tanti dei dubbi da me sollevati sono rimasti senza risposta.
Nell’attesa che la giustizia italiana faccia il suo corso, credo che le dimissioni dalla carica siano doverose ed opportune.
Ricordo in conclusione che il mandato del presidente De Paolis è infatti scaduto nel 2020 e che solamente ad aprile 2021 i 6 consiglieri in carica rimasti su 11 (ben 5 si erano già dimessi in blocco da mesi) abbiano deciso di indire le elezioni per ottobre 2022.
De Paolis si dimetta. Le elezioni dell’Università Agraria si tengano il prima possibile.