Categorie: Comunicati, LegalitàPublished On: 30 Aprile 20150 Commenti6,2 min read
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Abbiamo analizzato il provvedimento con il quale il Consiglio di Stato ha sospeso le sentenze del Tar che annullavano 44  nomine dirigenziali esterne. Ci limitiamo a constatare che:
1) quando il Consiglio di Stato afferma nelle motivazioni la prevalenza dell’ interesse “pubblico volto a consentire la continuità dell’azione amministrativa svolta dalle articolazioni dirigenziali coinvolte dagli effetti della sentenza di annullamento” conferma quel che avevamo anticipato a dispetto di quanto sostenuto dalla Regione, ovvero che le sentenze emesse dal TAR travolgevano gli incarichi in essere.
2) La sospensione del giudizio in corso assunta dal Consiglio di Stato d’ufficio e senza che fosse richiesto dalle parti, costituisce, a nostro giudizio, una novità nel panorama del diritto in quanto la stessa è stata consentita finora solo a seguito di giudizi pendenti presso la Corte Costituzionale, mentre non è prevista in caso di  giudizi pendenti in Cassazione tra altre parti processuali, che possono tutt’al più  essere considerati solo come precedenti giurisprudenziali.
3)E’ possibile, vista la dilazione dei tempi derivante da tale decisione, che quando interverrà il giudizio di merito gli incarichi impugnati saranno cessati per scadenza naturale.
In attesa che anche la Corte dei Conti si pronunci sul nostro esposto, sulla base di queste considerazioni valuteremo le prossime iniziative.

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