Semplificare la vita agli abitanti degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica (ERP) che vogliono cambiare casa. E’ quanto si propone la mozione da me presentata nei giorni scorsi al Consiglio Regionale del Lazio. Seguendo modelli virtuosi di altre regioni infatti, è mio obiettivo snellire le procedure che attualmente regolano la mobilità interna negli alloggi ERP.
Ad oggi infatti è in vigore un regolamento risalente ad oltre 20 anni fa che negli anni ha dimostrato di essere troppo farraginoso e non idoneo a risolvere le esigenze dei cittadini. Chi chiede un cambio casa per mutate condizioni familiare e/o logistiche non può aspettare anni per vedere una risposta alla propria richiesta. Al momento è previsto che tali richieste siano legate all’emissione di appositi bandi per la mobilità, i quali, essendo caratterizzati da una gestione molto gravosa per l’ente gestore e da una frequenza insufficiente rispetto alla domanda, non risultano del tutto adeguati alle necessità dell’utenza e non riescono a fornire le risposte attese nei tempi dovuti. In altre regioni, come per esempio l’Emilia Romagna, l’istituto della mobilità è ispirato ad esigenze e intenti del tutto simili, ma viene regolato in maniera più snella ed efficiente, senza l’utilizzo di bandi, affidandosi invece alla richiesta singola del condomino o congiunta nei casi di richiesta di scambio consensuale e successiva valutazione da parte di commissioni permanenti. Nei fatti, questi adempimenti sono risultati più adeguati a venire incontro alle necessità dei cittadini e dell’Ente gestore.
Per questo la mozione da me presentata, che mi auguro venga approvata in tempi brevi, impegna il Presidente della Giunta a superare il modello dell’emissione di appositi bandi, in favore invece di una più snella ed efficiente procedura di domanda individuale o consensuale da parte degli intestatari degli alloggi.