I vitalizi degli ex consiglieri della regione Lazio sono incostituzionali e vanno cancellati.
Le 10 più grandi ingiustizie degli ultimi 20 anni…si aumentavano i privilegi mentre ci tagliavano i servizi
1 Lo sapete che una legge de 1996 stabilisce che la liquidazione di un consigliere regionale è 10 volte superiore a quanto effettivamente versato?
L’articolo 3 della Legge Regionale 43/1996 (Giunta Badaloni) ha introdotto un generosa indennità di fine mandato, in base al quale, a fronte del versamento di un importo pari al 1% della retribuzione, a fine mandato se ne percepisce uno pari a quasi il 10%!!
2 Lo sapete con una legge del 1998 l’assegno vitalizio è stato raddoppiato in un solo colpo?
L’articolo 9 della Legge Regionale 14/1998 (Giunta Badaloni) è la norma che fa fare il vero salto di qualità ai trattamenti dei vitalizi, aumentandoli di oltre il doppio attraverso due meccanismi combinati: in primo luogo si stabilisce che al fine del computo dell’importo da versare a titolo di vitalizio debba essere considerata non solo l’indennità di carica, ma anche la diaria (rimborsi spese) percepita dai consiglieri regionali (ai sensi dell’art. 1 della L.R. 10/1996, al momento di entrata in vigore della norma, era di pari importo all’indennità di carica); in secondo luogo la norma rielabora la tabella di calcolo dei vitalizi, stabilendo un aumento medio degli stessi pari 13,7% ,con punte del 19% per lo scaglione con 11 anni di contribuzione mensile lorda. A seguito della introduzione di detta norma l’importo effettivamente corrisposto a titolo di vitalizio è risultato aumentato di oltre il 110%.
3 Lo sapete che con una legge del 1998 sono stati diminuite le trattenute sulle indennità dei consiglieri?
L’articolo 6 della Legge Regionale 14/1998 (Giunta Badaloni) diminuisce l’entità della trattenuta finalizzata ad ottenere il vitalizio dal 29% dell’indennità di carica al minore importo del 27%.
4 Lo sapete che con una legge del 1999 veniva abbassata a 50 anni l’età per ottenere il vitalizio?
L’articolo 87 comma 1 della Legge Regionale 6/1999 (Giunta Badaloni) l’età minima per avere il vitalizio da 60 a 55 anni, con la possibilità di un’ulteriore riduzione a 50 anni, mediante una marginale riduzione dell’importo da percepire.
5 Lo sapete che con una legge del 2001 si dà diritto al vitalizio con una sola ora di servizio?
L’articolo 48 comma 2 della Legge Regionale 10/2001 (Giunta Storace) una disposizione in base alla quale anche con un solo giorno di servizio come consigliere regionale si può avere diritto al vitalizio, pagando i contributi relativi al quinquennio;
6 Lo sapete che nel 2001 si aumenta l’importo della reversibilità del vitalizio dal 50% al 65%?
L’articolo 21 comma 4 della Legge Regionale 24 /2001 (Giunta Storace) la percentuale dell’assegno trasferibile al coniuge superstite, al convivente more uxorio o ai figli a titolo di reversibilità dal 50% al 65%.
7 Lo sapete che con una legge del 2002 si aumenta l’importo del vitalizio di un ulteriore 5%?
L’articolo 20 comma 4 della Legge Regionale 8/2002 (Giunta Storace) aumenta l’importo dell’assegno vitalizio di un ulteriore 5%.
8 Lo sapete una legge del 2005 esonera dai contributi i consiglieri con oltre 15 anni di servizio?
L’articolo 62 comma 1 della Legge Regionale 9/2005 (Giunta Storace) un limite massimo di contributi versabili, esonerando dal versamento i consiglieri che abbiamo totalizzato 15 anni di versamenti e quindi raggiunto il massimo importo percepibile a titolo di vitalizio;
9 Lo sapete che una legge del 2011 determina il vitalizio in misura fissa sulla base dello stipendio dei parlamentari?
L’articolo 10 comma 3 della Legge Regionale 19/2011 (Giunta Polverini) determina in misura fissa l’importo per il computo del vitalizio, che prima era correlato alle retribuzioni percepite dai consiglieri regionali, collegate alle indennità dei parlamentari, nella misura massima mai raggiunta, pari alla somma di indennità e diaria alla data del 30 novembre 2011.
10 Lo sapete che tutte queste leggi sono incostituzionali e gli effetti di questi privilegi vanno cancellati?
Alcuni effetti pratici causati dalle norme citate sono sconcertanti, se paragonati ai normali trattamenti pensionistici:
- i beneficiari dei vitalizi erogati dalla regione Lazio mediamente recuperano integralmente quanto versato solo dopo 2 anni e mezzo di percezione dell’assegno vitalizio, iniziando ad avere un profitto per tutti gli anni successivi
- un beneficiario che abbia iniziato a percepire il vitalizio a 50 anni dovesse venire a mancare all’età di 95 anni, percepirebbe 18 volte l’importo versato a titolo di contributi
- un consigliere regionale del Lazio percepisce come liquidazione circa 10 volte gli importi versati.
Per fare un semplice raffronto con il resto del paese che l’importo netto medio delle pensioni in Italia è inferiore ai 1000 euro al mese, per ottenere il quale bisogna aspettare tra i 65 e i 67 anni, dopo circa 40 anni di servizio e contributi.