Negli ultimi giorni, alcune testate giornalistiche portano avanti un’equivalenza forzata con quanto accaduto a livello nazionale e quello che avviene in regione Lazio. Forse dimenticano che la legge elettorale regionale prevede l’elezione diretta del presidente e che l’apporto del Movimento 5 Stelle non è fondamentale per il proseguimento della legislatura.
L’addio dell’assessore Sartore ha sbloccato la possibilità, attraverso una redistribuzione delle deleghe, di portare nella nostra regione il tema della transizione ecologica, centrale per il M5S e per il futuro del territorio. Sono i temi che ci interessano e non nomi: mobilità e sviluppo sostenibile, inclusione, rispetto per l’ambiente. Sarà un cammino che inizierà solo dopo il voto su Rousseau aperto a tutti gli iscritti del Lazio e con un quesito trasparente e privo di ambiguità.
Il quadro che si è delineato nelle ultime settimane offre la possibilità al M5S di raggiungere ulteriori obiettivi fissati nel nostro programma, dopo aver già ottenuto ottimi risultati dall’opposizione. Questa è una decisione che spetta solo ed esclusivamente agli iscritti del Lazio, a prescindere dalle opinioni dei loro portavoce in Consiglio Regionale.