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Concordo con Roberta Lombardi che ha ribadito a nome della Giunta la non idoneità del Lazio ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari, così come già fatto dai sindaci dei comuni inclusi nell’elenco.
La Tuscia già ospita impianti ad alto impatto ambientale e confina con territori, come Civitavecchia, con situazioni ambientali delicatissime.
L’ipotesi di realizzare il deposito nazionale di scorie nucleari in uno dei 22 siti del viterbese non sta in piedi, tanto per l’assenza di infrastrutture viarie adeguate che per il patrimonio archeologico e ambientale in gioco, una ricchezza che va messa al servizio dell’economia del turismo e che non può essere ancora sprecata.