Devid Porrello, capogruppo del M5S Lazio, dichiara:
“Zingaretti faccia tesoro delle parole del procuratore Pignatone che ha chiarito come in un paese libero e democratico le intercettazioni e i risultati delle indagini pubblicati dai mezzi di informazione possono diventare oggetto di dibattito e portare a conoscenza fatti di rilevanza sociale perché la colpa della cattiva amministrazione di un ente non coincide necessariamente con la responsabilità penale. Questo tema è di straordinaria attualità nella regione Lazio dove abbiamo di recente assistito alla nomina di Marco Vincenzi a presidente della commissione bilancio. Vincenzi, che sostiene di non essere indagato, è più volte citato nel materiale investigativo dei Ros per i suoi rapporti con Buzzi, un fatto rilevante che non ha fatto desistere la maggioranza dal nominare Vincenzi.
Zingaretti tenga fede all’impegno assunto a parole oggi nell’ambito di una iniziativa contro le mafie, di “eliminare le zone grigie” che, a oggi, pervadono ancora troppi ambiti della regione da lui governata e faccia il possibile per portare finalmente il buonsenso nella scelta delle persone alle quali affidare incarichi pubblici, anche nel Consiglio Regionale del Lazio.”