Categorie: Ambiente, ComunicatiPublished On: 1 Aprile 20160 Commenti8,2 min read
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La rete Natura2000 formata da Siti di interesse comunitario (SIC), Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), rappresenta il perno delle politiche comunitarie per la conservazione delle biodiversità ma, nonostante le leggi vigenti, nel Lazio non sono poche le violazioni che a volte vengono perpetrate nel tempo a causa dalla mancanza di un regime sanzionatorio.
La Regione Lazio è da tempo impegnata nell’attuazione delle direttive comunitarie: nel 2011, con una delibera di Giunta, ha fissato le misure di conservazione generali da applicarsi nelle aree regionali Natura2000 e sta ultimando la definizione di quelle specifiche per ogni sito. Il problema è che senza un adeguato supporto legislativo in termini di regime sanzionatorio tutto questo lavoro sarà inutile, con conseguenze gravi per la biodiversità regionale. Per tale motivo quindi abbiamo redatto e depositato una proposta di legge per definire e quantificare le sanzioni per la violazione di vincoli, prescrizioni e divieti nelle aree naturali protette.
Il testo non fa altro che aggiungere tre commi all’art. 38 della Legge Regionale 29 del 1997:

  • il primo estende l’applicazione delle sanzioni a tutte le aree naturali protette,
  • il secondo le quantifica,
  • il terzo destina i proventi delle contravvenzioni al potenziamento della rete Natura2000.

 
I soldi delle multe quindi saranno reinvestiti direttamente nella salvaguardia della biodiversità e nella tutela di queste aree. E’ una proposta di buonsenso che dovrebbe incontrare l’approvazione rapida da parte di buona parte del Consiglio per poter dotare in tempi stretti la nostra regione di uno strumento fondamentale per combattere i reati contro il nostro territorio e la nostra natura.
Lo dichiara Devid Porrello, capogruppo del M5S Lazio.

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