Lo scorso settembre il mio collega Gianluca Perilli aveva chiesto all’Ater di Roma, attraverso un accesso agli atti, la documentazione relativa all’autorizzazione e l’installazione di due impianti di telecomunicazioni siti in via dei Caduti della Guerra di Liberazione e a novembre una lettera del direttore generale mi informava che i due impianti in questione non erano su edifici di proprietà dell’ente ma che, grazie alla segnalazione, i tecnici avevano scoperto un impianto di telecomunicazione abusivo su un altro immobile ATER e quindi l’azienda si impegnava a procedere con la massima urgenza al distacco dell’impianto.
Dalle segnalazioni emerge però che questo non è un caso isolato, per esempio in via Saponaro, sempre a Roma, su uno stabile ATER c’è un’antenna, proprietà di una società fallita e quindi senza manutenzione, che sta danneggiando il lastrico solare provocando infiltrazioni negli appartamenti sottostanti.
Visto che un’antenna non è un oggetto che può passare inosservato e che non esiste un censimento di questo tipo di impianti abbiamo depositato una risoluzione che impegna la giunta a richiedere agli uffici competenti di ATER di tutto il Lazio una ricognizione di tutte le antenne o i ripetitori collocati su immobili di proprietà dell’azienda, verificando il rispetto dei limiti di legge dei valori di emissioni elettromagnetiche per gli impianti autorizzati e disponendo l’immediata rimozione di tutti quelli abusivi. L’elettrosmog è un nemico silenzioso ma le antenne si vedono benissimo, quindi crediamo che la nostra proposta possa essere condivisa dalle altre forze politiche per la tutela della salute di tutti i cittadini.
Lo dichiara Devid Porrello, portavoce M5S Lazio
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