Mentre Zingaretti passa il tempo a vantarsi del lavoro svolto in Regione, i dati del rapporto Uil/Eures sulla produttività del Consiglio Regionale del Lazio riflettono il desolante spettacolo a cui assistiamo fin dal nostro insediamento e che denunciamo in aula ogni volta che i numeri lo rendano necessario. Il fatto che la maggior parte delle norme approvate in questa legislatura siano di iniziativa di Giunta da la misura del ruolo marginale, di passacarte, in cui è stato relegato il Consiglio da Zingaretti. In questi tre anni abbiamo varato leggi di quattro articoli in cinque sedute perché non c’era mai il numero legale per l’approvazione degli emendamenti, abbiamo visto leggi di Giunta passare solo grazie al voto attribuito d’ufficio al mai presente Zingaretti e osservato consiglieri di maggioranza e opposizione venire in aula, firmare e andare via.
Ci hanno deriso quando abbiamo detto che 8.500 euro al mese sono troppi, ostacolato quando abbiamo restituito alla collettività quello che eccede dai nostri 2.500 euro netti più spese rendicontate e segnalato come gli inesperti della politica, solo perché crediamo che il nostro dovere sia essere nell’istituzione dove i cittadini hanno deciso di eleggerci invece di cercare i voti per essere rieletti, per riottenere 8.500 euro al mese per una legislatura senza nessuno obbligo. Leodori deve richiamare i consiglieri regionali al proprio dovere e non cedere a chi preferisce l’ozio dorato all’attività legislativa. Riavvicinare i cittadini a via della Pisana, abbandonata anche dagli operatori dell’informazione, è l’unica strada per salvare l’istituzione regionale dal degrado in cui da decenni è abbandonata da una classe politica assente e senza senso civico.
Lo dichiara Devid Porrello, capogruppo del M5S Lazio.
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