Neanche la sentenza del TAR che a marzo 2015 ha duramente censurato il modus operandi zingarettiano di affidamento esterno di incarichi dirigenziali sembra riuscire a far cambiare idea al presidente della nostra regione che, anzi, ha rilanciato con la recente riorganizzazione delle aree dirigenziali all’interno della direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità.
I giudici amministrativi avevano rimarcato come il reclutamento dei dirigenti esterni fosse avvenuto senza un’adeguata programmazione triennale, stigmatizzando la scelta di rivolgersi a professionisti esterni nonostante l’organico regionale avesse al suo interno figure idonee allo svolgimento dei compiti.
Abbiamo redatto un’interrogazione, alla quale speriamo risponda lo stesso Zingaretti o l’assessore competente in aula, per dirci se con queste nomine abbiamo superato per l’ennesima volta il limite fissato dalla legge per gli incarichi esterni, una prassi che rischia di affondare ancora di più la già travagliata istituzione regionale, piena di professionalità demansionate e di incarichi da attribuire agli amici.
Lo dichiara Devid Porrello, Capogruppo M5S Lazio
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