La regione Lazio deve costituirsi parte civile nel processo che vede coinvolto Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto e plenipotenziario del presidente Zingaretti per una consulenza fasulla da 70.000 euro pagata con soldi pubblici.
Dalla documentazione allegata all’esposto che depositai quasi due anni fa sulla vicenda che oggi ha portato al rinvio a giudizio di Venafro, appare evidente come non vi siano stati controlli adeguati da parte degli uffici regionali se non addirittura un vero e proprio raggiro ai danni delle finanze pubbliche. La magistratura accerterà eventuali responsabilità penali, ma restano in capo a Zingaretti e al suo segretario generale Tardiola, che quella spesa evidentemente anomala ha autorizzato, le responsabilità politiche e amministrative dell’uso scriteriato delle risorse pubbliche e dei rapporti tra Fabrizio Centofanti e la stessa amministrazione Zingaretti, ancora avvolti da troppe zone d’ombra.