uesta mattina ho presentato in Consiglio Regionale una proposta di legge a mia prima firma per l’istituzione dell’osservatorio regionale sui rifiuti. Si tratta di un qualcosa di già presente in molte regioni italiane e che spero a breve avrà vita anche nella regione Lazio. Il tema infatti da sempre è particolarmente attenzionato perchè da una parte ci sono gli interessi delle realtà locali, che non vogliono vedere realizzato nel proprio territorio alcun tipo di impianto, e poi ci sono gli interessi degli enti sovrordinati che invece devono pianificare il ciclo dei rifiuti e devono trovare le soluzioni migliori per far combaciare gli interessi di tutti ed ottemperare al recepimento delle nuove direttive europee su rifiuti e discariche nel quadro del pacchetto europeo per l’economia circolare. La necessità sempre più urgente è quella di rendere la nostra regione autosufficiente in materia di trattamento dei rifiuti.
L’osservatorio regionale sui rifiuti (ORR), prendendo spunto dalle normative già vigenti e da quanto già fatto in alt regioni, vuole essere non solo un organismo tecnico di raccolta ed elaborazione dei dati, ma anche un luogo di confronto tra istituzioni e società civile, al fine di assicurare ai cittadini il diritto ad una informazione trasparente e completa sulla gestione dei rifiuti. Chi ne prenderà parte, lo farà a titolo gratuito, e quindi non sarà un ulteriore costo per le casse pubbliche.
I suoi compiti spazieranno dall’elaborazione dei dati statistici alla verifica dello stato di attuazione degli obiettivi di raccolta differenziata, dall’organizzazione di seminari alla segnalazione di eventuali violazioni di legge.
Molteplici gli obiettivi che si intendono raggiungere con l’istituzione dell’ORR: migliorare il dialogo fra istituzioni e società civile, aumentare il controllo sui fenomeni illeciti, sensibilizzare la cittadinanza con attività di formazione e informazione, monitorare l’andamento della produzione, raccolta, recupero e smaltimento delle varie tipologie di rifiuti in atto nel territorio regionale.
Sulla gestione dei rifiuti la Regione Lazio ha ancora tanto lavoro da fare e la creazione dell’ORR può essere sicuramente un valido aiuto per il raggiungimento dei tanti obiettivi prefissati.
L’ORR sarà composto dai seguenti membri:
a) Assessore competente in materia di rifiuti, che lo presiede;
b) Presidente della Commissione consiliare competente in materia di rifiuti;
c) Direttore della direzione regionale competente in materia di rifiuti;
d) Direttore generale dell’ARPA Lazio;
e) Un rappresentante per la Città metropolitana e uno per ciascuna provincia del Lazio;
f) Tre esperti in materia giuridica, amministrativa e tecnico-scientifica, provenienti dal settore pubblico o privato;
g) Tre rappresentanti delle associazioni, di cui uno delle associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale, uno delle associazioni ambientaliste di livello locale e uno delle associazioni dei consumatori rappresentate nel Consiglio regionale dei consumatori e degli utenti.
Per lo svolgimento delle sue funzioni l’Osservatorio può avvalersi dell’ARPA Lazio.
L’ORR svolgerà le seguenti funzioni, anche avvalendosi dell’Anagrafe pubblica dei rifiuti:
a) approfondisce l’elaborazione dei dati statistici e conoscitivi in materia di raccolta, gestione, trasformazione e utilizzo dei rifiuti;
b) verifica lo stato di attuazione degli obiettivi di raccolta differenziata e delle realizzazioni impiantistiche previste dalla legislazione vigente e dal piano regionale dei rifiuti;
c) provvede a monitorare l’andamento della produzione, raccolta, recupero e smaltimento delle varie tipologie di rifiuti in atto nel territorio regionale, compresi i costi relativi, attraverso l’acquisizione di dati dagli ambiti territoriali ottimali e dai soggetti gestori;
d) promuove iniziative volte a garantire l’effettiva conoscenza delle caratteristiche quali-quantitative dei rifiuti prodotti sul territorio regionale;
e) realizza il censimento dei soggetti gestori dei servizi e dei relativi dati dimensionali, tecnici e finanziari di esercizio;
f) effettua analisi dei modelli adottati dai soggetti gestori in materia di organizzazione, gestione, controllo e programmazione dei servizi e dei correlati livelli di qualità dell’erogazione e degli impianti;
g) provvede ad analizzare e comparare le tariffe applicate dai soggetti gestori del servizio;
h) raccoglie i dati relativi a fenomeni e forme di penetrazione della criminalità organizzata nella gestione dei rifiuti accertati dalle competenti autorità;
i) segnala ai soggetti cui spetta la vigilanza l’eventuale violazione in materia di diritti dei lavoratori o in tema di lavoro nero;
j) propone agli ambiti territoriali ottimali la carta dei diritti e dei doveri dell’utente entro sessanta giorni successivi al suo insediamento;
k) organizza e disciplina un tavolo di partenariato per il diritto alla trasparenza e alla partecipazione dei processi decisionali relativi alla proposta di piano o programma a favore di portatori di interessi per consentire loro anche la formulazione di proposte ed osservazioni;
l) formula pareri obbligatori e non vincolanti sugli atti legislativi e amministrativi generali in materia di gestione di rifiuti;
m) può formulare proposte di modifica di atti legislativi e amministrativi in materia di gestione di rifiuti.