Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio, dichiara:
“Smeriglio ha dichiarato agli inquirenti che firmò l’autorizzazione per l’Inviolata senza capire, perché si fidava dei funzionari, cioè De Filippis, Fegatelli e Pompa. I primi due sono stati arrestati nell’inchiesta Cerroni, mentre la Pompa, indagata nella stessa inchiesta, è stata premiata con la recente nomina all’ARPA, nonostante le nostre, argomentate, rimostranze confluite in ricorsi e denunce.
Quello che non capisco è come Smeriglio possa ancora rimanere nel suo ruolo, tra lo scandalo Laziodisu e quest’ultima nuova ammissione. Visto che andare in ferie lo distrae dai suoi obblighi istituzionali, come quello di firmare atti che si comprendono, forse gli converrebbe prendersi una lunga pausa, magari dopo aver consegnato le proprie dimissioni.
La nostra regione, soprattutto per i rifiuti, non si può permettere un amministratore che firma atti ufficiali per sentito dire, o peggio, fidandosi dei funzionari, soprattutto alla luce delle inchieste che stanno travolgendo l’intera macchina regionale.”