Categorie: Comunicati, SanitàPublished On: 3 Ottobre 20170 Commenti8,1 min read
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La questione del personale del policlinico Umberto I è lontana dalla soluzione, anzi la scelta aziendale di trasformare la maggior parte dei dipendenti in funzionari e dirigenti amministrativi ha sguarnito ulteriormente l’organico di infermieri ed ausiliari  permettendo alla direzione di affidare ad una cooperativa esterna il servizio per una spesa annua di circa 26 milioni di euro. La magistratura ha respinto il ricorso presentato dagli OTA assunti per i reparti ed invece adibiti a mansioni amministrative proprio perché ha riconosciuto che erano stati contrattati per svolgere altri compiti dettati dalla normativa vigente.
Nei prossimi giorni il Policlinico svolgerà le selezioni per 20 posti in mobilità e, contestualmente, assumerà 40 vincitori del recente concorso, ma se non si applicherà pedissequamente la legge sarà l’ennesima macelleria ai danni del personale, assunto e poi destinato a mansioni diverse da quelle di sua competenza, con conseguenze tragiche per gli utenti, le casse pubbliche e le tasche dei cittadini che pagano con le proprie tasse gli stipendi a lavoratori che non fanno quello per cui sono stati assunti. E’ per questo che in questi anni ci siamo interessati al tema depositando alcune interrogazioni ed inoltrando un accesso agli atti per comprendere la capacità di governo delle risorse umane da parte di tutte le aziende sanitarie e per comprendere, al di la degli annunci di Zingaretti, quale sarà il futuro dei dipendenti e, quindi, della qualità dei servizi sanitari offerti dal policlinico.
Questa purtroppo è la sanità del Lazio tanto voluta da Zingaretti,  che non funziona e che lascia alla libera interpretazione dei direttori le scelte strategiche.
Lo dichiara Devid Porrello, consigliere M5S Lazio

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